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Letture e commento del giorno

Letture e commento del giorno
VANGELO DEL GIORNO
  1. In quei giorni, Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco il Signore gli stava davanti e disse: "Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza. La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra. Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t'ho detto". Allora Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: "Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo". Ebbe timore e disse: "Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo". Alla mattina presto Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz. Giacobbe fece questo voto: "Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. Questa pietra, che io ho eretta come stele, sarà una casa di Dio."
  2. Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, di' al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido". Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura,
  3. In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà». Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli. Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì. Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E se ne sparse la fama in tutta quella regione.
  4. Pensi che il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? (Lc 18,8) Coloro che pronunciano questa sentenza del Vangelo sappiano che la fede qui menzionata è quella di cui il Signore diceva: "La tua fede ti ha salvata" (Mt 9,22). E altrove, a proposito del centurione: "In Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!" (Mt 8,10). (...) Né il centurione, né quella povera donna che aveva perdite di sangue da 12 anni (Mc 5,25) credevano al mistero della Trinità, che è stato rivelato agli Apostoli dopo la risurrezione di Cristo, (...) ma è la semplicità del loro cuore e l'anima data a Dio che qui sono affermati. "Diceva infatti tra sé: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata" (Mt 9,21). Ecco la fede di cui il Signore ha detto che si trova raramente! Ecco la fede che, anche in chi non crede, è difficilmente perfetta! "Va', avvenga per te come hai creduto" (Mt 8,13). Questa parola, desidero non ascoltarla! Infatti, per poco che mi sia fatto secondo la mia fede, morirò. Certamente, "credo in Dio Padre, credo in Dio Figlio, credo nello Spirito Santo che è Dio, credo in un solo Dio", tuttavia non voglio che mi sia fatto "secondo la mia fede". Spesso, infatti, arriva il nemico e, nel mezzo della messe del Signore, semina la zizzania. (...) In realtà, molte volte, nella preghiera, gironzolo per le strade, calcolo gli interessi, o meglio, trascinato da fantasticherie vergognose, mi occupo di ciò di cui arrossirei a dirle. Dove è la fede? Ad ognuno interrogare il proprio cuore e nella vita vedrà quanto è raro scoprire un'anima fedele al punto di fare niente per desiderio di gloria, né per il 'che cosa se ne dirà'. (...) Infatti i vizi camminano vicini alle virtù. E' difficile accontentarsi di avere solo Dio per giudice.
  5. Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa quanti la amate. Sfavillate di gioia con essa voi tutti che avete partecipato al suo lutto. Così succhierete al suo petto e vi sazierete delle sue consolazioni; succhierete, deliziandovi, all'abbondanza del suo seno. Poiché così dice il Signore: "Ecco io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la prosperità; come un torrente in piena la ricchezza dei popoli; i suoi bimbi saranno portati in braccio, sulle ginocchia saranno accarezzati. Come una madre consola un figlio così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca. La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi.

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